Cancellazione protesti dopo 5 anni

Come già abbiamo detto  resta comunque possibile la Cancellazione protesti dopo 5 anni  gratuitamente

 

 

 

basta che siano trascorsi 5 anni dal mancato pagamento  di un assegno oppure di una cambiale. per riuscire nell’intento bisogna comunque seguire una precisa procedura in grado di evitare altre difficoltà e problemi vari. innanzitutto, per cancellare un protesto bisogna sicuramente pagare il debito al creditore e già questo non è facile considerando che nella stragrande maggioranza dei casi, oltre alla somma al lordo, vi sono anche diversi interessi che bisogna essere pronti a coprire. in mancanza del pagamento degli stessi, difatti, risulta impossibile coprire tutte le spese e quindi non si è in grado di cancellarsi dall’apposito registro. il che ci riporta al punto di partenza: se non si è in grado di pagare la somma di base con gli eventuali interessi e i vari oneri, ci ritroveremmo presto di nuovo nel registro. per favorire la cancellazione, inoltre, bisogna rivolgersi a un esperto in materia legislativa, come un avvocato.

con il suo supporto sarà decisamente più facile riuscire a ottenere la cancellazione del registro. in altri casi bisogna essere pronti a spendere molto e ad aspettare tantissimo, motivo per cui rivolgersi a un avvocato risulta persino l’opzione più conveniente. difatti, sarà l’avvocato a occuparsi della casa presentando un’apposita richiesta presso il tribunale di competenza. a dire il vero, c’è anche un altro modo per liberarsi dal protesto: aspettare 5 anni. difatti, per legge devono trascorrere 5 anni prima che il protesto venga a tutti gli effetti cancellato, per legge. se si è disposti ad aspettare così tanto e a fare fronte comune a tutte le chiamate dell’istituto di credito, allora questa potrebbe essere la scelta migliore. per servirsene non bisogna nemmeno fare una qualsiasi domanda relativa alla cancellazione; non serve nemmeno contattare gli avvocati, in quanto la cancellazione del protesto avverrà automaticamente.

il protesto viene cancellato sia che venga pagata l’intera somma del debito, sia se la persona si preoccupa di pagarne solo una parte. il lato positivo di questo metodo è che si scompare in modo automatico; quello negativo è che saranno 5 anni di fuoco. bisogna comunque fare una netta differenza tra il protesto e il debito. trascorsi i 5 anni, difatti, decade il protesto, ma non decade il debito. se si ha un debito nei confronti della banca, si continuerà ad averlo anche una volta che il presto sarà decaduto. a sua volta, questo significa che il nostro creditore potrà comunque avvalersi di tutti gli strumenti che ha a disposizione per riscuotere il proprio debito, compresa l’ipoteca sulla casa. quando decade un protesto? il protesto decade sempre nel giro di 5 anni? per legge, sì. tuttavia, vi sono anche delle casistiche particolari che riguardano dei determinati gruppi di persone.

difatti, qualora la persona fosse stata inserita nel registro dei protestati già una volta e ci finisca di nuovo, i tempi si allungherebbero e potrebbero arrivare anche a 10 anni. più volte si finisce nel registro e più difficile diventa essere esclusi dallo stesso. il che è un buon motivo per tenere d’occhio i propri affari finanziari e non finirci del tutto. inoltre, il tempo di riabilitazione del protesto potrebbe allungarsi anche nel caso in cui si ha a che fare con la categoria dei costanti debitori, ovvero di quelle persone che, pur pagando costantemente i propri debiti, ne hanno costantemente di nuovi e quindi, non riuscendo a sbarazzarsene del tutto, vengono inseriti nel registro.

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