Se ci siamo accorti con sgomento che all’interno di una nostra proprietà è presente dell’amianto che si sta sfaldando allora lo sappiamo noi per primi che dobbiamo correre ai ripari contattando dei professionisti in grado di occuparsi dello smaltimento incrostazioni amianto a Roma. Questo perché tantissimi edifici che sono stati costruiti prima del 1994, incamerano in una qualche parte dell’amianto dell’Eternit. E addirittura nelle tubazioni, bisogna ricordare che addirittura all’epoca ci costruivano anche degli oggetti per la casa, perciò può essere veramente dappertutto. Il motivo del fatto che l’amianto fosse così presente derivava dal fatto che era un materiale che piaceva molto per la sua resistenza. Sembrava praticamente indistruttibile adesso da quando le prime costruzioni contenenti l’amianto hanno cominciato a dare segni di degrado e di cedimento, che si sono scoperte le controindicazioni rispetto al suo utilizzo. Quando l’amianto si sfalda, basta una piccola sollecitazioni metereologica, ad esempio affinché le fibre dell’amianto si sgretolino e vengano rilasciate nell’aria. Ciò significa che a quel punto diventano praticamente invisibili e possano essere respirate da una persona che vive in quell’edificio o che ci passa davanti, o anche da qualcuno nelle zone limitrofe perché queste fibre possono essere trasportate dal vento.

La pericolosità deve giustamente allertare e spaventare, perché effettivamente andare a respirare le fibre e immetterle nei polmoni significa non poterle più togliere in nessun modo, non c’è una cura per questo si può giungere anche alla morte in tanti casi.

Come avviene una bonifica dell’amianto

Per poter attuare una bonifica dell’amianto ci vuole sempre prima comunque una denuncia da parte il proprietario dell’edificio del fatto che sia presente al suo interno. A questo punto basterà contattare la ditta esperta e autorizzata dello smaltimento dell’amianto per un sopralluogo, facendo la segnalazione anche all’Asl di competenza. Il sopralluogo sarà molto preciso e dettagliato, perché mira a individuare tutta la mia ampio contenuto dell’edificio, e soprattutto a vedere qual è il suo stato di conservazione anche a seconda della posizione perché è naturale che se l’amianto è contenuto all’interno del muro probabilmente è conservato meglio dell’amianto che potrebbe essere contenuto anche nel tetto.

Difatti si tratta di proteggere il materiale, perché andare a estrarlo integralmente è praticamente impossibile, bisogna individuare quello che si sta sgretolando e decidere quale tipo di approccio utilizzare.

Un’idea è quella di incapsulare la parte con l’amianto che si sta sgretolando, magari costruendo un altro elemento al di sopra, affinché non abbia assolutamente alcun tipo di possibilità di uscire verso l’esterno e di espandersi nell’aria. Esistono poi determinati prodotti, come alcune vernici, di cui si possono impregnare le pareti un tetto gli elementi doveva presentare amianto e che forniscono la garanzia del fatto che da quel punto in poi le particelle di amianto non si staccheranno. Comunque è bene non andarci intorno finché non abbiamo delle risposte certe da professionisti del settore, perché potremmo rischiare molto dal punto di vista della salute. Se troviamo una incrostazioni in amianto che ci sembra particolarmente danneggiata meglio avvertire subito le autorità competenti.