Chiedere miglior prestito personale Roma

Presentare una richiesta con la speranza di  Chiedere miglior prestito personale Roma  a una banca o a una società finanziaria è necessario prima di ogni cosa raccogliere una serie di documenti anagrafici.

 

 

 

I cittadini italiani dovranno infatti presentare carta di identità o patente di guida, codice fiscale, ultime due buste paga o cedolino della pensione. I cittadini stranieri UE dovranno anche consegnare copia del certificato di residenza, mentre i cittadini extracomunitari il permesso di soggiorno. Oltre ai documenti identificativi, andranno anche forniti quelli che attestano la situazione lavorativa e reddituale del richiedente, quindi l’ultima busta paga, la Certificazione Unica o modello CU (l’ex modello CUD) ed eventualmente il modello 730. Per i pensionati, l’ultimo cedolino e il modello OBIS/M rilasciato dall’ente previdenziale, mentre per i lavoratori autonomi l’ultima dichiarazione dei redditi (Modello Unico Persone Fisiche) completo di ricevuta di presentazione telematica e del modulo F24 che attesti il pagamento IRPEF. Solo in alcuni casi le finanziarie richiedono anche le copie delle ultime bollette delle utenze, solitamente per confermare il domicilio effettivo.

Il valore da tenere d’occhio, in quanto indicativo del costo reale del finanziamento, è il TAEG, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che include oltre al TAN (Tasso Annuo Nominale) e quindi l’indicatore degli interessi, anche tutte le spese connesse all’apertura e derivanti dalla gestione, oltre a ogni altra voce di costo accessoria. Per questo quando si confrontano più offerte serve paragonare non tanto la rata mensile quanto proprio il TAEG, valore che si riduce all’aumentare della durata del prestito in quanto le spese si diluiscono su un tempo più lungo.

A parità di durata, il TAEG diminuisce anche all’aumentare dell’importo. a banca o la società finanziaria può negare la concessione di un prestito perché vengono meno le condizioni essenziali per il finanziamento. Il caso più frequente è quello dell’impossibilità di fornire garanzie sufficienti alla banca, perché la capienza del reddito non è adeguata oppure perché non sussiste l’affidabilità creditizia.

Il passato creditizio del richiedente potrebbe, infatti, essere poco limpido e nascondere inadempienze relative a precedenti posizioni debitorie, ritardi nei pagamenti o, cosa più grave, segnalazioni alla centrale rischi intermediazione finanziaria . Il rifiuto può anche imputarsi a una condotta poco corretta del richiedente, che fa richiesta di più prestiti personali in contemporanea presso altrettante società e banche.

Nel caso in cui la domanda di prestito venisse rifiutata da più istituti bisognerà aspettare almeno 90 giorni di tempo prima di poter effettuare una nuova richiesta, visto che anche la mancata accettazione verrà iscritta al CRIF e il nominativo del richiedente annotato, restando visibile nel database per circa tre mesi di tempo. Prima della cancellazione, nessun’altra banca o istituto finanziario potrà concedere alcun finanziamento al soggetto segnalato.

Per quanto ci siano diversi livelli di inadempienza, che portano conseguenze più o meno pesanti ai fini dell’ottenimento del prestito, anche saltare poche rate (pur se provvedendo in seguito al saldo) rende il ritardo visibile all’interno della società   italiana crediti , per cui occorre sempre valutare molto attentamente se e quando sia opportuno richiedere un prestito.

Puoi Contattarci al numero 0645548090

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